Editoriale L’ora di Damasco È forse per un eccesso di cautela – motivato, perché no, da una certa dose di scaramanzia – che nelle nostre passate cronache siriane non abbiamo mai affrontato le sorti di una delle principali istituzioni culturali del Paese vicino-orientale, il Museo Nazionale di Damasco. Situato nella capitale, a pochi minuti dal simbolo della città, la Grande Moschea degli Omayyadi (sorta sui resti di una chiesa bizantina, a sua volta costruita sulle rovine di un santuario romano e, ancor prima, siriaco), il Museo ha superato indenne le tragedie che hanno colpito – e, purtroppo, tuttora investono – la Siria: una condizione fortuita e rara, a fronte di un panorama che, per altri versi, continua a rivelarsi sconsolante (segnaliamo, a questo proposito, la vicenda dello straordinario mosaico trafugato dalla martoriata Apamea, di cui potete leggere alle pp. 8-10)...