In questo numero: i quattro poli del Museo Nazionale Romano oggi al centro di un progetto di restauro e riallestimento. Ne parliamo con il direttore Stéphane Verger; la scoperta della Città di Spina, uno dei più importanti centri portuali etruschi sull’Adriatico; in Valle Camonica, dove l’archeologia diventa strumento di inclusione; Heinrich Schliemann, il più celebre e discusso protagonista dell’archeologia di tutti i tempi
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In questo numero: alla scoperta della mostra sulle più grandi scoperte archeologiche compiute in Inghilterra; Feltre e la sua storia, prima oppidum retico e poi municipium romano; Giovanni Battista De Rossi l’«inventore» dell’archeologia cristiana, protagonista di una serie di scoperte di eccezionale importanza; Tarquinia, nuove notizie provenienti dagli scavi; 21 giugno 217 a.C. la battaglia del lago Trasimeno, una pagina nera della storia di Roma
In questo numero: con Luciano Canfora alla scoperta del perché, nel VII secolo, la produzione di materiale scritto in greco proveniente dall’Egitto si interruppe; sebbene non conforme al costume romano, la pratica ella mummificazione trova attestazioni significative nell’urbe; visita alla mostra «1932, l’elefante e il colle perduto» ai Mercati di Traiano; il circolo megalitico di Stonehenge non fu l’esito di un’iniziativa isolata, ma prese forma nell’ampio contesto culturale dell’età del bronzo. Al British Museum il punto sull’argomento.
In questo numero: L’intervista a Vincenzo Bellelli, a cui è stata affidata la direzione del nuovo Parco Archeologico, che riunirà i tesori di Cerveteri e Tarquinia; il viaggio di Notley e Aviam, due archeologi sulle vestigia di villaggi e città presenti un tempo sulle rive del mare di Galilea; Pozzuoli, non solo un porto famoso e aperto al mondo, ma un centro di diffusione della religione cristiana; luoghi del sacro, il leggendario santuario scomparso di Gerusalemme; speciale, il fascino della civiltà egiziana e delle sue grandiose testimonianze monumentali…
In questo numero: quanto incideva la violenza nella vita quotidiana nell’Atene e nella Roma antica? Ne parliamo con Marco Bettalli; l’attività di tutela ben riuscita del territorio dell’antica Gabii, importante centro del Latium Vetus; la città di Urfa: ecco la cronaca di un viaggio nella Turchia sud-orientale, sulle tracce di 12 000 anni di storia...; Vincenzo d’Ercole ci racconta una serie di accadimenti verificatisi contestualmente al fortuito rinvenimento del celebre «guerriero di Capestrano»; chi fu veramente Giacomo Boni? Una mostra rievoca la straordinaria vita dell’artefice di scoperte tra le più importanti mai compiute nell’area archeologica centrale di Roma.
In questo numero: con Giuseppe Cambiano parliamo del rapporto, tanto antico quanto controverso, tra scienza e società, tornato prepotentemente d’attualità; non lontano dal Garda gli archeologi stanno indagando un insediamento palafitticolo risalente all’età del bronzo; Nepi, la catacomba di Santa Savinilla, dopo un lungo oblio, è nuovamente visitabile; un convivio rituale, raffigurato in santuari rupestri e non solo, sembra attraversare l’intera storia religiosa dell’Iran, dalle origini fino ad Alessandro Magno; da Hattusa, in esclusiva per Archeo, ecco gli straordinari risultati delle ricerche condotte sul sito della città che fu capitale del regno ittita.
In questo numero: L’acropoli di Atene e le sue nuove passerelle. L’intervento che ha suscitato non poche polemiche; la straordinaria storia di Pyrgi, il grande porto della metropoli etrusca di Cerveteri; i tre progetti italo-iracheni volti a proteggere il patrimonio archeologico e culturale iracheno nelle aree di conflitto o post conflitto; cime boscose, selve impenetrabili, laghi profondi e misteriosi: luoghi di espressione religiosa per le genti del Lazio antico prima dell’avvento di Roma; gli espedienti che hanno fatto la storia del mimetismo; i «bastoni di comando» a Venezia a Palazzo Franchetti
In questo numero: qual è stato l'ultimo pasto dell’Uomo di Tollund?; la Fibula Prenestina e la sua storia, oggi divenuta romanzo; i greci di età arcaica e ellenistica: veri creatori di un canone estetico; al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma per raccontare l’avvento dei Longobardi in Maremma; la storia di Stanisław Kostka Potocki, tra i tanti visitatori europei dell’Italia nell’epoca del Grand Tour; a Basilea la mostra dedicata al rapporto tra l’uomo antico e l’«alterità» animale
Archeo monografie n. 41 - Febbraio/Marzo 2021. Presentazione: «Arbitrio, bellezza e cultura» - «La sete di bellezza è condivisa da ogni popolo. È un fenomeno universale, che si ritrova in ogni luogo e in ogni tempo. Per la civiltà occidentale, gli aspetti della bellezza, come si materializzarono nel mondo dell’antica Grecia, rappresentano conquiste estetiche con le quali l’umanità si è confrontata nel corso dei secoli, fino a oggi. Dall’età preistorica, dai mondi cicladici, minoici e micenei all’espressione dell’ideale classico, ma anche con i suoi riflessi sull’arte e il senso del bello che a Occidente emersero per la prima volta nel pensiero di Platone e Aristotele, l’antichità greca crea forme ideali, modelli e regole di eccellenza estetica nelle arti visuali, nell’architettura e nella letteratura…». Stiamo citando le parole di un viceministro che cosí ha introdotto, nel 2018, una...