Un diario di viaggio trentennale nelle terre dell’Egitto Centrale, lontano dai percorsi turistici, volto alla documentazione di una vera terra incognita preclusa, spesso, agli stessi studiosi, una guida scientifica ma anche un racconto di emozioni, incontri, riflessioni
Argomenti - archeologia
Archeo monografie n. 52 - Dicembre/Gennaio 2022-23 Dopo l’assassinio di suo padre adottivo, Giulio Cesare, alle idi di marzo del 44 a.C. l’erede designato Ottaviano dovette subito calarsi nel suo ruolo. Aveva solo diciotto anni ma non si lasciò intimorire e cominciò a operare per divenire, in pochi anni, l’incontrastato signore di Roma.
Alla scoperta dell’ipogeo di Hal Saflieni; tra i tesori nascosti di Pozzuoli, spicca uno spettacolare mausoleo, dall’inconfondibile gusto esotico; dopo una “lunga notte” durata quasi un bienno, riapre il Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia; Nerone, uno degli imperatori romani più indagati in letteratura. L’ipotesi di Dezso Kosztolány; furono i romani a dare il via alla prima rivoluzione industriale?
In questo numero: torna in esposizione a Torino il Papiro dei Re; in esclusiva il racconto del ritrovamento di uno dei templi solari della V dinastia tra le sabbie d’Egitto; lente d’ingrandimento su Karol Lanckoronski, conte famoso per la sua passione per l’antico e l’archeologia; 200 anni fa Champollion decifrava i geroglifici, oggi il Louvre gli rende omaggio; chi era Tutankhamon? E perché il ritrovamento della sua ultima dimora è considerato un fatto giustamente epocale?
Il 25 novembre 2022 si terrà una presentazione teatrale su due miti ittiti in lingua: “La scomparsa del dio Telipinu” e “La storia di Appu”.
A Gambolò, nella splendida cornice del Castello Beccaria-Litta, sabato 5 e domenica 6 novembre, si svolgerà “Ciak si scava!”
Archeo monografie n. 51 - Ottobre/Novembre 2022 Nato da una delle più nobili famiglie capitoline, la gens iulia, Gaio Giulio Cesare si imponepresto per le sue brillanti capacità militari. Ma è dopo la morte del dittatore Silla che la sua carriera decolla: è l’inizio di una parabola destinata a fare del personaggio l’arbitro supremo.
In questo numero: le ricerche sul sito peruviano di Tumshukayko; la Grotta di Lascaux, un nuovo progetto espositivo al Muse di Trento; Archeologia e letteratura, Le memorie d’Adriano di Marguerite Yourcenar; la straordinaria parabola degli Inca, oggi ripercorsa dal Museo delle Culture di Milano; l’Hydraulis, l’organo idraulico, una delle invenzioni geniali attribuite a Ctesibio
Scrive Stefano Monti nella Premessa che questo volume, scritto con Carolina Megale, «non è un libro di archeologia, è un libro di “archeologia contemporanea”»: un’asserzione che può, sulle prime, disorientare e indurre il lettore a chiedersi che cosa possa intendersi per archeologia «contemporanea», ma che trova la sua giustificazione quando si passa alla trattazione vera e propria del tema prescelto dagli autori. Che, in estrema sintesi, è quello della collocazione professionale dell’archeologo e, soprattutto, dei passi che deve intraprendere per poter operare. In questo senso si fa perciò più comprensibile il concetto della contemporaneità, dal momento che, rispetto a un passato ancora recente, lo scenario in cui si trova a muoversi chiunque ambisca a lavorare nel mondo dei beni culturali è notevolmente mutato, per effetto di nuove normative e riforme.
In questo numero: il processo di unificazione dell’Italia da parte di Roma non fu solo l’esito di operazioni militari…; A Rovereto torna il RAM; Procida e il suo nuovo museo archeologico, che documenta e racconta ambiente, mare e storia antica dell’area; Finzione letteraria e ricerca storico-archeologica sono incompatibili?; Bologna, approdata una straordinaria selezione delle pitture provenienti da Pompei.