In questo numero: il nostro ricco notiziario, tra cui l’ultima sorpresa arrivata da Pompei; un focus su Monselice e sugli scavi condotti dall’Università di Padova; un’inchiesta sull’atleta di Fano, che si spera di vedere presto tornare in Italia; una visita al Castello aragonese di Baia, per la mostra ‘La pittura della voce. L’alfabeto prima e dopo Cuma’; un viaggio alla riscoperta di Siwa, uno dei più celebri centri oracolari dell’antico mondo mediterraneo…
Argomenti - archeologia
In questo numero: in apertura un ricchissimo notiziario, dove ci sarà spazio per mostre e nuove scoperte. A seguire gli approfondimenti, partendo dalle nuove indagini sulle origini di Venezia di cui ne abbiamo parlato con lo storico Stefano Gasparri e l’archeologo Sauro Gelichi; poi, in Trentino per l’affascinante progetto espositivo, realizzato da tre importanti musei, sullo sciamanesimo e ad Aosta per il nuovo allestimento del Museo Archeologico Regionale di Aosta; per Archeologia e Letteratura parliamo di Salammbô di Gustave Flaubert e, infine, lo speciale sull’esposizione degli straordinari reperti provenienti dagli scavi dell’antica Vulci e le altre rubriche a chiusura del numero
Archeo Monografie n. 60 - Aprile/Maggio 2024 Alla vigilia di lanciarsi nella lunga e avventurosa cavalcata per il potere del mondo, Flavio Valerio Costantino si richiamò alla gloria militare di Claudio II il Gotico, affermando che suo padre, Costanzo Cloro, ne era il diretto discendente.Correva l’anno 310 e chiaro era l’intento: attribuire alla propria gens e a se stesso nobiltà, onore, diritti di imperio. Ci furono subito panegiristi cristiani pronti a giurare sulla veridicità di ascendenze nobili, anche se lui, Costantino, era figlio naturale di una «stabularia».
In questo numero, spazio al nostro notiziario e poi gli approfondimenti a partire da Pozzuoli, per le importanti indagini subacquee, lì dove un tempo sorgeva il più importante scalo commerciale romano; poi, sulla collina artificiale di Yerkapi, a Hattuša, dove una scoperta incredibile ha gettato nuova luce sulla conoscenza della lingua e della scrittura degli ittiti; il Parco Archeologico della Terramara di Montale festeggia i suoi primi vent’anni di attività; e andremo anche sul Po, nel territorio di Ariano nel Polesine, dove alcune ricerche stanno scrivendo un capitolo ricco e significativo della storia plurisecolare della zona e dello stesso Po
In questo numero: in apertura il nostro ricco notiziario con aggiornamenti sugli ultimi scavi e le ultime nuove scoperte; poi, andiamo a Beit Sahour, per seguire una nuova missione del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana e al Museo Archeologico di Parma, riaperto con un allestimento completamente rinnovato; a Todi e poi a Perugia si riparte con l’Umbria Antica Festival; a seguire uno speciale sul Parco Archeologico del Celio, che torna ad accogliere il pubblico, offrendo la suggestione di un grande giardino disseminato di silenziosi testimoni della vita quotidiana della Roma imperiale e un nuovo, spettacolare museo…
Archeo Monografie n. 59 - Febbraio/Marzo 2024 Questa Monografia propone un’immagine quanto mai esaustiva della vita quotidiana nella Roma imperiale, sia attraverso i suoi monumenti, sia attraverso le parole e le testimonianze degli autori antichi, primi tra tutti Marziale e Giovenale, puntuali fustigatori degli usi e costumi dei loro contemporanei. Pur non presentandosi come una guida archeologica, si vuole offrire comunque una veduta ragionata di alcuni luoghi reali della città, in una sorta di percorso - tra il reale e il virtuale - in grado di indurre il lettore a immergersi nella caotica vita dei Romani antichi, in una città caratterizzata da sontuosi edifici pubblici, ma anche da vicoli dove si affacciavano le affollate case d’affitto, con le tabernae, le terme, le lussuose residenze del ceto alto, così come i luoghi malfamati, i teatri e gli altri edifici di spettacolo
In questo numero: dopo il ricco notiziario - tra cui spicca la scoperta di una grande villa romana - spazio ai reportage sul Museo di Troia e sulla mostra dedicata agli Iberi; poi, prosegue la rubrica Archeologia e Letteratura, giunta al 13esimo episodio. E, ancora, alla scoperta della mostra «Dacia. L’ultima frontiera della Romanità» in corso nelle aule delle Terme di Diocleziano
Luce sull'Archeologia torna per la decima edizione sul palcoscenico del Teatro Argentina che, dopo i successi delle passate edizioni, continua ad alimentare la sete di conoscenza e la grande passione per la millenaria storia di Roma.
In questo numero: spazio al nostro notiziario e poi a Milano per il più grande parco archeologico della città; a seguire il progetto «Appia Antica 39», che sta facendo luce su un settore cruciale nel contesto della plurisecolare frequentazione della regina viarum; poi, vi parliamo degli eccezionali ritrovamenti presso l’insediamento palafitticolo del Lavagnone, presso Desenzano del Garda e vi presentiamo la Sinagoga ostiense, uno dei principali monumenti del Parco Archeologico di Ostia
Archeo Monografie n. 58 «I furti d’arte avvengono da sempre. O, almeno, da quando si è cominciato ad attribuire valore a un manufatto, a un dipinto, a un’opera nata dalla fantasia e dal talento creativo dell’uomo. Prima della nascita del mercato delle opere d’arte, ad attrarre erano essenzialmente la fattura dell’oggetto, il suo potere di seduzione, la sua magia, che inducevano a desiderarlo, a volerlo a ogni costo, fino al punto di rubarlo.