Nei confini della moderna Turchia è conservato un patrimonio archeologico di eccezionale ricchezza, esito di una frequentazione cominciata in età preistorica, molti millenni prima dell’era cristiana. Sono dunque innumerevoli le testimonianze che ancora oggi si possono vedere, in località i cui nomi, fin dall’antichità, divennero noti a tutti
Speciale
Piccoli o grandi, visitati da milioni di turisti o sconosciuti ai piú, riccamente allestiti o appena segnalati, i Parchi Archeologici sono l’ultimo baluardo a difesa della bellezza.
Spesso ignota e a volte nemmeno voluta, la bellezza dei luoghi incontaminati, di paesaggi immoti da centinaia d’anni e ricchi di antiche vestigia, si diffonde come un candido aroma da Nord a Sud, da Est a Ovest, in tutta la Penisola. Un’essenza nascosta, che chiede soltanto di essere svelata, raccontata e, soprattutto, percepita.
Speciale n. 1 – Maggio 2019 La «Via della Seta». Un’espressione che evoca terre lontane ed esotiche, imperi scomparsi da tempo immemorabile, conquistatori coraggiosi e violenti, lunghe carovane tra dune roventi mosse dal vento e aspri terreni montuosi, commerci di tessuti, pietre preziose e spezie, scambi di idee, religioni, invenzioni. La Via della Seta rappresenta tutto questo e molto altro: non era certo una strada come potremmo intenderla noi oggi, sebbene venga a volte descritta come la prima via di comunicazione davvero internazionale. Si trattava piuttosto di una vasta rete di itinerari che si estendevano dal cuore della Cina attraverso l’Asia, in direzione del Mediterraneo, con collegamenti a vie trasversali che portavano verso nord e verso sud. Questa rete si ampliò per molti secoli e venne percorsa in lungo e in largo da viaggiatori impavidi e abili mercanti appartenenti alle...