Archeo Monografie n. 34 – Dicembre 2019/Gennaio 2020 Si dice che a Catone il Censore sia bastato un cesto di fichi per convincere i riottosi senatori romani della necessità di distruggere Cartagine. Fichi di Libia, venduti freschi al mercato cittadino. «La terra che li ha prodotti dista solo tre giorni di viaggio da Roma», diceva Catone al rientro da una missione diplomatica nella metropoli africana nel 150 a.C. Oggi basta un’ora di volo per fare il viaggio. Quindici minuti di taxi e ci si trova sulla Byrsa, quel colle che Elissa/Didone, profuga da Tiro, avrebbe comprato dai nativi per riposare con i suoi migranti: giusto quel tanto di terra che poteva essere contenuto da una pelle di bue (byrsa questo vuol dire, in greco), poi tagliata in strisce sottili, cosí da comprendere l’intera collina. Qui il panorama è unico al mondo: intorno s’ammirano le rovine della città che fu di...
Monografia
Archeo Monografie n. 33 – Ottobre/Novembre 2019 Quello dell’antica Roma è uno dei capitoli piú avvincenti della storia universale. L’Urbe ebbe un destino straordinario: da piccolo villaggio di pastori riuscí a dare vita a un grande impero che cambiò il volto del mondo. La storia di Roma inizia nell’VIII secolo a.C. e, per convenzione, termina nel 476, anno della deposizione di Romolo Augustolo, ultimo imperatore dell’impero romano d’Occidente, a opera di Odoacre: un periodo lungo piú di dodici secoli. A ciò si deve aggiungere che in Oriente uno Stato con il nome di Roma, con le sue istituzioni e con tutto il patrimonio di cultura politica e amministrativa specificamente romana, sopravvisse ancora per molto tempo, sino al 1453, anno della caduta di Costantinopoli per mano degli Ottomani. Roma rimase per molto tempo una città-stato e mantenne questa dimensione anche quando...
Archeo Monografie n. 32 – Agosto/Settembre 2019 In quanto specie, noi uomini abbiamo «solamente» due milioni di anni: siamo quindi ospiti appena arrivati su questo antichissimo pianeta. Per come abbiamo inventato la nostra vita, dipendiamo strettamente dalle condizioni e dalle risorse del suolo e del sottosuolo, dall’immensità degli oceani e dell’atmosfera, e da tutto ciò che chiamiamo biosfera. Ancora non sappiamo sino a che punto il pianeta sia in grado di sopportare i rapidissimi cambiamenti che gli stiamo imponendo, ma siamo ormai consci del fatto che le risorse delle quali abbiamo bisogno – animali, piante, minerali – sono limitate nelle quantità, probabilmente non rinnovabili e condannate all’esaurimento entro un numero sconosciuto di cicli di vita umana. Molte di queste risorse sono caoticamente disperse negli spazi geografici – ciò che gli esperti chiamano «diversa allocazione...
Archeo Monografie n. 31 – Giugno/Luglio 2019 Questa nuova Monografia di «Archeo» presenta, in maniera piú estesa e organica, un argomento che, in vario modo, ha informato le pagine della nostra rivista a partire dalla sua nascita nel lontano 1985. È interessante notare, tuttavia, come tale argomento – nonostante la rilevanza che riveste per la storia antica, medievale e moderna del nostro Paese – non sembri ancora appartenere al «sapere comune» nazionale. Una circostanza, quest’ultima, su cui, credo, valga la pena riflettere. Eppure, l’ebraismo italiano delle origini (le quali, come leggeremo nelle pagine seguenti, risalgono a ben prima dell’inizio dell’era volgare) può vantare un «monumento» tra i piú universalmente noti e visitati: parliamo dell’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come «Colosseo». Ma come può, quel celeberrimo simbolo della Roma imperiale, associato (sebbene...
Archeo Monografie n. 31 – Aprile/Maggio 2019 Sin dall’antichità i Fenici suscitarono ammirazione incondizionata o malcelato disprezzo. Un’immagine ambigua, quella che abbiamo ereditato dai classici, all’origine dello stereotipo del commerciante subdolo e senza scrupoli, al contempo navigatore cosmopolita e portatore – insieme a beni di lusso – di conoscenza e cultura. L’ambivalenza del fenomeno «Fenici» è ben presente già negli autori greci: durante le gare celebrate in occasione del funerale di Patroclo, è lo stesso Achille a esaltare la magnificenza di un premio molto speciale, «un cratere d’argento sbalzato, che sei misure teneva e per bellezza vinceva ogni altro su tutta la terra e molto, perché l’avevano fatto con arte gli esperti Sidonii; genti fenicie l’avevan portato sul mare nebbioso» (Iliade XXIII 740); Sidones polydaidaloi – Sidoni dai molteplici talenti artistici – li chiama...