Archeo monografie n. 47 - Febbraio/Marzo 2022. Introduzione: «In una sua splendida sintesi, Cyril Mango (1928-2021), tra i maggiori bizantinisti del secolo scorso, enuncia chiaramente quello che potrebbe definirsi «il paradosso di Bisanzio»: «Nel mondo reale non è certamente mai esistita alcuna entità detta ‘impero bizantino» (La Civiltà bizantina, Laterza, Roma-Bari 1991). In effetti, ciò che esisteva era uno Stato romano
Monografia
Archeo monografie n. 46 - Dicembre/Gennaio 2021. Presentazione: «Nel descrivere la presenza di stranieri e barbari a Roma in età imperiale, ci occuperemo in particolare di personaggi di condizione libera, provenienti da territori che non facevano parte in maniera diretta dell’impero; oppure di quanti abitavano nelle aree di frontiera tra lo spazio dominato dal popolo romano e quello delle popolazioni esterne all’impero (gentes externae). Dunque,
Archeo monografie n. 45 - Ottobre/Novembre 2021. Presentazione: «Da quando, nel 1748, iniziarono gli scavi borbonici, Pompei non ha mai smesso di affascinare visitatori, artisti e intellettuali, cambiando inesorabilmente la nostra visione dell’antico e portandoci alla scoperta della viva quotidianità di una città romana. È uno spazio dove si annulla la distanza con il passato e, passeggiando per le sue strade basolate, siamo invece investiti dalla prossimità del mondo antico alla nostra contemporaneità, basti pensare
Archeo monografie n. 44 - Agosto/Settembre 2021. Presentazione: «Il presente lavoro più che a conclusione (che sarebbe arroganza scientifica e intellettuale) serva di stimolo per ulteriori necessari approfondimenti di un’epoca ancora piena di segreti». Si chiude con queste parole La civiltà nuragica, un volume pubblicato nel
Archeo monografie n. 43 - Giugno/Luglio 2021. Presentazione: «La parola museo non gode di buona fama e, nel linguaggio comune viene spesso utilizzata per indicare qualcosa di polveroso, di vecchio, di separato dalla vita del nostro tempo. Non si contano le stroncature, penso a quella dello scrittore inglese David Herbert Lawrence: «Musei, musei, musei, con gli oggetti manipolati come a lezione, per illustrare a dovere pericolanti teorie di archeologi, folli tentativi di sistemare e inserire in uno schema prefissato cose che, in sé e per sé, di ordine non ne hanno alcuno». O a quella di un archeologo, Mario Bizzarri (1914-1969), che pure vi ha lavorato a lungo: «I musei “vivi” mi piacciono, non questi ordinati cimiteri dei quali siamo i diligenti becchini. L’oggetto “catturato” e messo dietro il vetro mi dà una profonda malinconia e un vago senso di colpa». Potrei continuare a lungo, ma...