In questo numero: le ricerche sul sito peruviano di Tumshukayko; la Grotta di Lascaux, un nuovo progetto espositivo al Muse di Trento; Archeologia e letteratura, Le memorie d’Adriano di Marguerite Yourcenar; la straordinaria parabola degli Inca, oggi ripercorsa dal Museo delle Culture di Milano; l’Hydraulis, l’organo idraulico, una delle invenzioni geniali attribuite a Ctesibio
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In questo numero: il processo di unificazione dell’Italia da parte di Roma non fu solo l’esito di operazioni militari…; A Rovereto torna il RAM; Procida e il suo nuovo museo archeologico, che documenta e racconta ambiente, mare e storia antica dell’area; Finzione letteraria e ricerca storico-archeologica sono incompatibili?; Bologna, approdata una straordinaria selezione delle pitture provenienti da Pompei.
Archeo monografie n. 50 - Agosto/Settembre 2022. «Questa monografia racconta la storia del più spettacolare ritrovamento di archeologia subacquea del Mediterraneo, nonché di uno dei più straordinari rinvenimenti dell’archeologia del Novecento tout court. Coordinate da due «addetti ai lavori» che vivono la loro professione con grande passione e competenza (Luigi Fozzati e Alessandra Ghelli), le pagine seguenti riuniscono le voci dei principali protagonisti che all’avventurosa riscoperta dei Bronzi rinvenuti al largo di Riace hanno dedicato anni di ricerche»
In questo numero: Nerone, la sua storia e il restauro di un suo ritratto marmoreo, scoperto in una collezione privata inglese; la necropoli etrusca di Casenovole, ora raccontata in mostra al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto; il Museo delle Palafitte di Ledro fa 50 anni; Sardegna, terra di pietre giganti: oggi i millenni dell’isola sono raccontati in una grande mostra internazionale al Museo Archeologico di Napoli;
In questo numero: i quattro poli del Museo Nazionale Romano oggi al centro di un progetto di restauro e riallestimento. Ne parliamo con il direttore Stéphane Verger; la scoperta della Città di Spina, uno dei più importanti centri portuali etruschi sull’Adriatico; in Valle Camonica, dove l’archeologia diventa strumento di inclusione; Heinrich Schliemann, il più celebre e discusso protagonista dell’archeologia di tutti i tempi