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Archeo n. 476 – Ottobre 2024

Editoriale

Estratto da Archeo n. 476 – Ottobre 2024 Un’ampia e fondamentale parte dell’antica storia d’Italia si è svolta senza potersi avvalere di uno dei principali strumenti preposti alla sua «autorappresentazione», la scrittura. Può sembrare un’affermazione scontata: l’assenza della scrittura, si obietterà, concorre a definire le civiltà della preistoria e, ancora nel Novecento e perfino ai giorni nostri, caratterizza tutti i popoli del mondo, sparsi dall’Artico alle terre rosse dell’Australia, definiti, appunto, in funzione di questo loro tratto mancante.

Eppure, il discorso sui «popoli senza scrittura» dell’Italia si distingue, per complessità e rilevanza: la loro memoria è parte integrante della nostra storia, il loro «racconto» è stato, ed è ancora, oggetto di imprese che segnano la nostra vita culturale e civile. Ce ne parla Gianfranca Salis nello Speciale (alle pp. 84-103), rievocando gli esordi della scoperta della civiltà nuragica. Vale la pena di riportare un passo dell’appello diffuso nel 1920, sull’onda delle prime rivelazioni su questa cultura all’epoca definita «preromana», da Antonio Taramelli, archeologo della Regia Soprintendenza del Museo e degli Scavi di Antichità della Sardegna: «Cessata la grande bufera della guerra, finita in luminosa vittoria per valore di soldati e virtù di popolo, occorre riprendere senza indugio il lavoro nelle arti proficue della pace. Lo studio delle memorie e dei monumenti è fra le più nobili di queste arti, e da esso proviene gloria ed onore al paese che lo coltiva e lo venera…».

Alle moderne indagini sulla memoria delle civiltà italiche del Mezzogiorno ha dedicato, di recente, un’appassionante sintesi Massimo Osanna, oggi direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura, ma per lunghi anni archeologo impegnato nella ricerca sul campo. Nell’intervista in apertura di questo numero (alle pp. 40-55), Osanna spiega come sia proprio la ricerca archeologica a (Per continuare la lettura, corri in edicola o abbonati)

di Andreas M. Steiner

Scorri il sommario

EDITORIALE
Memorie senza scrittura
di Andreas M. Steiner

ATTUALITÀ
NOTIZIARO

SCAVI
Ritorno al Gran Carro
di Giampiero Galasso

FRONTE DEL PORTO
Le tessere raccontano
di Cristina Genovese

MUSEI
Un cacciatore e la sua storia

A TUTTO CAMPO
Cento!
di Andrea Zifferero

PREISTORIA
Cavalieri e disegni misteriosi
di Giancarlo Sani

ARCHEOFILATELIA
Un’altra Magna Grecia
di Luciano Calenda

L’INTERVISTA
«Quella Magna Grecia così italica…»
incontro con Massimo Osanna, a cura di Andreas M. Steiner

MOSTRE
Le ragioni di una conquista «preventiva»
di Giuseppe M. Della Fina

MUSEI
Una nuova casa per i tesori della Calcidica
di Dimitra Aktseli

MUSEI
Vivere e pregare in una capitale dell’impero
a cura della Redazione

SPECIALE
La scoperta della civiltà nuragica
di Gianfranca Salis

RUBRICHE

TERRA, ACQUA, FUOCO, VENTO
Una rivoluzione a colori
di Luciano Frazzoni

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Il potere dell’immagine
di Francesca Ceci

LIBRI


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