Editoriale
La caduta degli dèi
Le proteste esplose a livello mondiale lo scorso giugno in seguito all’uccisione di George Floyd – il cittadino afroamericano morto per le violenze che hanno accompagnato il suo arresto da parte della polizia di Minneapolis – hanno riacceso i riflettori su una questione che, in apparenza, poco sembra avere a che fare con quei drammatici fatti di cronaca: la polemica intorno all’opportunità di rimuovere dalla facciata dell’Oriel College di Oxford la statua che rappresenta il suo mecenate massimo, Cecil Rhodes (1853-1902), politico e uomo d’affari, simbolo per eccellenza della spregiudicatezza coloniale britannica.
Rhodes non è certo una figura a favore della quale, oggi, spezzeremmo volentieri una lancia. Convinto della supremazia della «razza anglofona» che considerava la «prima del mondo», riuscí nell’impresa di portare due regni africani indipendenti sotto il diretto controllo britannico, imprimendovi il proprio nome: Rhodesia settentrionale, l’odierno Zambia, e Rhodesia meridionale, oggi Zimbabwe. Da decenni il movimento d’opinione Rhodes Must Fall («Rhodes deve cadere») preme per «decolonizzare l’Università di Oxford» e per rimuovere le statue inneggianti all’uomo che aveva accumulato un patrimonio immenso attraverso lo sfruttamento delle miniere di diamanti dell’Africa australe…
Il caso Rhodes non è l’unico, però. In Europa e anche oltreoceano, voci si sono…(Continua la lettura sul numero di Archeo in edicola o abbonati!!)
Andreas M. Steiner
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EDITORIALE
La caduta degli dèi
di Andreas M. Steiner
Attualità
NOTIZIARIO
PASSEGGIATE NEL PArCo
Prima d’essere scelta come sede dei palazzi imperiali, l’area del Palatino era fra le piú ambite di Roma e tra i suoi illustri residenti annoverò anche Cicerone
ALL’OMBRA DEL VULCANO
Il Parco archeologico di Pompei ha riaperto i battenti e ha aggiunto nuove e inedite tappe ai suoi percorsi di visita
A TUTTO CAMPO
Oltre un secolo fa, lungo i binari che videro passare sferragliando il leggendario Orient Express, l’allora capitale ottomana fu teatro di un autentico esperimento di «archeologia pubblica» ante litteram
PAROLA D’ARCHEOLOGO
Mosaici che raffigurano ananas, affreschi sui quali si riconoscono pappagali sudamericani: se questi due (e altri) indizi fanno una prova, Cristoforo Colombo non fu il primo a raggiungere il continente americano
LA DEMOCRAZIA NEL CUORE
I padroni del fuoco
di Louis Godart
L’INTERVISTA
Quelle rovine cosí belle, cosí difficili
intervista a Filippo Coarelli, a cura di Giuseppe M. Della Fina
ARCHEOLOGIA DELLE NAZIONI/1
Uniti da un passato comune
di Umberto Livadiotti
SCAVI
I secoli di Opitergium
testi di Margherita Tirelli, Elisa Possenti, Marta Mascardi e Maria Cristina Vallicelli
MOSTRE
L’oro di Napoli
di Giuseppe M. Della Fina,
con un’intervista a Paolo Giulierini
SPECIALE
Egitto
Vedere l’invisibile
a cura della Redazione, con un contributo di Francesco Tiradritti
RUBRICHE
SCAVARE IL MEDIOEVO
Doppio salto mortale
di Andrea Augenti
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Quell’immagine dai poteri sovrumani
di Francesca Ceci
LIBRI