Editoriale
I segni del cambiamento
Le crisi sono una componente ineludibile della nostra esistenza. Oggi, questa consapevolezza è penetrata in profondità nei comportamenti che stiamo sperimentando e che forse (nessuno al momento lo sa) dovremo ripetere e amplificare nel prossimo futuro. Nei mesi passati abbiamo sottratto alla vita di ogni giorno gli autobus e i treni affollati, la didattica e l’apprendimento gomito a gomito nelle aule scolastiche, i musei, i concerti, gli impianti sportivi, le tradizionali code all’ufficio postale. Le automobili sono ferme per strada o chiuse nei garage, bloccate da un nemico molto piú autorevole e potente di qualsiasi aumento del costo della benzina. I mille canali del transito umano si sono arrestati. E ci stiamo preparando a ubbidire a nuove regole.
Da «esperti del passato» ci siamo trovati tante volte a scavare strati nei quali, sotto depositi di detriti informi, emergono splendidi pavimenti a mosaici colorati, ancora capaci di emozionarci; oppure strati di fango reso nerastro da ceneri, carboni e ristagni d’acqua che hanno coperto, millenni fa, i resti di abitati preistorici un tempo fiorenti. Come archeologi, conosciamo bene i segni delle grandi crisi del passato. Oggi, però, viviamo l’esatto contrario: siamo molto ben informati su quanto sta succedendo, ma non siamo ancora in grado di decifrare i segni del cambiamento in corso. Azzardiamo qualche ipotesi: cosa rimarrà, al di là della memoria storica degli eventi e delle contorsioni della politica, di questo strano periodo? Sul piano…(Continua la lettura sul numero di Archeo, richiedi l’arretrato o abbonati!!)
Andreas M. Steiner e Massimo Vidale
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EDITORIALE
I segni del cambiamento
di Andreas M. Steiner e Massimo Vidale
Attualità
NOTIZIARIO
SCOPERTE
Da un riparo nella regione dell’Ardèche, in Francia, una nuova e clamorosa conferma della «modernità» dell’Uomo di Neandertal
PASSEGGIATE NEL PArCo
Un percorso, fra Palatino e Colle Oppio, alla scoperta dei luoghi che avrebbero dovuto costituire il cuore della «nuova Roma» sognata da Nerone
ALL’OMBRA DEL VULCANO
Recenti studi suggeriscono nuove ipotesi sulla provenienza del legno d’abete utilizzato in gran quantità nella costruzione delle case di Ercolano e Pompei
IN DIRETTA DA VULCI
Il Parco di Vulci è un sito d’interesse naturalistico oltre che archeologico. Ecco perché al suo interno è stata creata la «Valle delle Farfalle…
A TUTTO CAMPO
La ricerca sulla vite è iniziata dall’ultimo anello della catena operativa, cioè da un’ipotetica anfora da trasporto. Ma se viaggiava il vino perché non potevano viaggiare anche i vitigni?
PAROLA D’ARCHEOLOGO
Catastrofi naturali, rivoluzioni tecnologiche e imprese militari hanno segnato la «fine» di molte civiltà del mondo antico, dalla scomparsa dell’Uomo di Neandertal alla «caduta» dell’impero romano
LA DEMOCRAZIA NEL CUORE
Atena pensosa
di Louis Godart
RELIGIONE
Moloch e i misteri del tofet
di Sergio Ribichini
STORIA
Il limes/1
Ai confini del mondo
di Maria Aurora Salto von Hase
SCOPERTE
Navigatori per sempre
di Elena Percivaldi
SPECIALE
1200 a.C.
Crollare per cambiare
di Massimo Vidale
RUBRICHE
SCAVARE IL MEDIOEVO
Un monastero chiamato Desiderio
di Daniele Manacorda
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
La guerra delle donne
di Francesca Ceci
LIBRI