fbpx
Archeo In edicola

Archeo n. 478 – Dicembre 2024

Editoriale

Estratto da Archeo n. 478 – Dicembre 2024 Più di diecimila monete in bronzo e oro, la menzione di nuove divinità (tra cui le Ninfe), lamine iscritte, teste in bronzo, uova ancora intatte dopo duemila anni, un vero e proprio nido di serpenti, piccoli e grandi, avvolti su se stessi intenti a strisciare, con aria quasi sorridente, nelle acque di una fonte calda, sacra. Siamo particolarmente fieri di poter presentare, in anteprima, il resoconto dell’ultima stagione di scavo in un luogo che i nostri lettori conoscono già, il Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.

Gli oggetti emersi dal fango sono, per molti versi, spettacolari.Tanto più, però, lo è il racconto di un passato che, man mano che procedono lo scavo e l’esame dei reperti, si ricompone agli occhi degli studiosi e, poco dopo, del pubblico. La fortuna di San Casciano dei Bagni è duplice: non solo si tratta di un complesso monumentale sacro unico, che illumina un capitolo di storia religiosa e di costume a cavallo tra l’età etrusca e romana; il grande pregio risiede anche nelle modalità della sua scoperta, avvenuta per mano di archeologi in grado di documentare, nel miglior modo possibile, il significato dei singoli reperti nella cornice del loro contesto, straordinariamente integro.

Quel contesto che, nel caso di un’altra, leggendaria, scoperta di cui riparliamo in questo numero, è da sempre mancante, continuando così a sollecitare ipotesi storiche e a evocare (in)verosimili intrighi internazionali. La nostra Flavia Marimpietri – archeologa prestata al giornalismo – ha preso lo spunto da una notizia in apparenza destituita di ogni sensazionalità (la ripresa delle esplorazioni subacquee al largo della costa calabra dove, più di cinquant’anni fa, furono rinvenuti i Bronzi di Riace) per approfondire la questione, raccogliendo le opinioni di archeologi e scienziati, insieme a diverse testimonianze oculari. Leggiamo i loro racconti e forse il «contesto» del ritrovamento delle due celebri statue potrà, finalmente, assumere nuovi, inattesi contorni… (Per continuare la lettura, corri in edicola o abbonati)

di Andreas M. Steiner

Scorri il sommario

EDITORIALE
Fuori contesto
di Andreas M. Steiner

ATTUALITÀ
NOTIZIARO

SCAVI
Quella città senza mura

di Claudia Costantino e Denis Fagioli

ALL’OMBRA DEL VULCANO
Chi erano davvero i Pompeiani?
di Alessandra Randazzo

INCONTRI

Luce sull’Archeologia, al via la IX edizione


FRONTE DEL PORTO
Quasi una piccola città
di Marina Lo Blundo

IN DIRETTA DA VULCI
Alle fondamenta di una lunga storia

di Carlo Casi

A TUTTO CAMPO
Solo semplici pietre?
di Andrea Terziani

PAROLA D’ARCHEOLOGO

I Bronzi di Riace… vecchi misteri e nuove ipotesi

di Flavia Marimpietri

MOSTRE

Bastoni tecnologicamente avanzati

di Stefano Mammini


ARCHEOFILATELIA
Culti primordiali

di Luciano Calenda

SCOPERTE
Nelle spire del serpente di bronzo
di Emanuele Mariotti, Ada Salvi e JacopoTabolli


L’INTERVISTA
Quando Bologna era princeps Etruriae
incontro con Giuseppe Sassatelli, a cura di Andreas M. Steiner

MOSTRE
Gli enigmi di un luogo sacro
di Roberta Alteri

MOSTRE
Penelope. Un telaio per la regina
di Stefano Mammini

SPECIALE
La Domus Aurea di Francesco, «pittore polacco»
di Jerzy Miziołek

RUBRICHE

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
I figli della Provvidenza
di Francesca Ceci

LIBRI


Ad