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L’altra faccia della medaglia

Archeo Monografie n. 62 – Agosto/Settembre 2024

Le monete non erano solo un mezzo di scambio, essenziale per tutte le transazioni economiche. Erano anche amuleti, tessere di riconoscimento, dono per i defunti. Oggi, invece, si rivelano fonti di informazioni preziose per ricostruire usi, storie e credenze delle civiltà del passato

Estratto da L’altra faccia della medaglia – La numismatica antica e, in particolare, quella romana è un settore della ricerca archeologica che appassiona e accomuna storici, economisti, archeologi, storici dell’arte e schiere di cultori. Lo studio della monetazione, infatti, apre molteplici campi di indagine, tutti di fondamentale rilievo per la ricostruzione socio-economica del mondo antico, nonché dei fattori che di volta in volta determinarono e modificarono il valore del denaro.

Ma accanto a temi di «alto profilo», la numismatica tocca anche un altro tipo di fenomeni minori, meno conosciuti, ma egualmente avvincenti, che danno un contributo importante alla comprensione profonda di una determinata società. Ed è proprio sugli aspetti secondari, sull’altra faccia della medaglia, che ci vogliamo soffermare, trattando dei particolari usi rivestiti dal denaro, attribuitigli dalla popolazione del mondo romano e svincolati dalla sua originaria natura di mezzo di scambio. La moneta divenne allora amuleto e oggetto magico, dono per i defunti, gioiello, tessera di riconoscimento. Tali usanze fanno luce su interessanti e poco note tradizioni popolari, diffuse in ogni strato sociale e a metà strada tra rito e superstizione; alcune di queste consuetudini, come si vedrà, perdurano ancora oggi mantenendo sempre la moneta come protagonista.

Strumenti di propaganda

Inoltre la monetazione romana, caratterizzata da una straordinaria varietà di raffigurazioni, unica nel mondo antico e moderno, svolse anche una funzione che può definirsi propagandistica. La capillare penetrazione in tutti gli strati della società e negli angoli più remoti dell’impero, ma anche al di fuori dei suoi confini, ne fece un mezzo formidabile per diffondere, attraverso le immagini, messaggi ideologici e programmatici prescelti dall’autorità preposta all’emissione. Infatti le iconografie monetali potevano (Trovi la monografia in edicola o clicca qui!)

Scorri il sommario

INTRODUZIONE
Come antiche cartoline

UNA QUESTIONE D’IMMAGINE
Il doppio volto della propaganda
Gli sguardi dell’impero
L’altra metà del potere
Quando i ritratti vengono al pettine

ISTANTANEE DA ROMA
Splendori capitolini
Monumenti e monetazione

A SPRON BATTUTO

DIVINITÀ E PERSONIFICAZIONI
Raffigurare gli dèi
Il pantheon in un tondello

TRA PAGANESIMO E CRISTIANESIMO
Un solo dio per il padrone del mondo
La croce e la vittoria

DA DOVE VENGONO TUTTI QUESTI SOLDI?

IL CONTO DI DIONISO

RIPOSTIGLI E TESORI

COME SCAVARE UN RIPOSTIGLIO

STRENNE DI CAPODANNO

TESTA O CROCE?

COME SI REALIZZA UNA MONETA
Dalla miniera alla zecca
Una «familia» molto numerosa
Tra l’incudine e il martello

UNA LUPA DAVVERO SPECIALE

UNA MONETAZIONE MITICA
Il pio Enea
Maialini e amori divini

LE SABINE, LA MISTERIOSA TARPEA E LE ORIGINI DI ROMA

QUASI UN’ANTOLOGIA

ANIMALI DA TERRE LONTANE

MOSTRI E GIGANTI

UMANO, TROPPO UMANO…

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