Editoriale
Una sfinge nella città di Goethe
Dedichiamo l’editoriale di fine anno a un evento espositivo degno della massima attenzione, e non solo per le condizioni in cui si è realizzato, rese difficili dalla perdurante emergenza sanitaria. Ci riferiamo alla mostra «Leoni, sfingi, mani d’argento. Lo splendore immortale delle famiglie etrusche di Vulci», inauguratasi lo scorso 2 novembre al Museo archeologico di Francoforte. Con essa la vita antica di una delle più importanti città etrusche varca le Alpi per presentarsi a un pubblico internazionale in una maniera mai accaduta in precedenza. I nostri lettori conoscono Vulci. Sanno delle ricerche che vi si svolgono costantemente e a ritmi serrati, quasi a voler prevenire il riproporsi di quelle distruzioni che hanno segnato l’esistenza di questo venerando e magnifico luogo in età moderna: se, infatti, dopo la sua fine decretata dal trionfo di Roma nel 280 a.C., la città cadde in un protettivo e secolare oblio, le prime scoperte dei suoi straordinari corredi funerari, verificatesi agli inizi dell’Ottocento, scatenarono una «caccia al tesoro» protrattasi fino a tempi recenti.
Quella di Vulci è – per riprendere le parole dell’archeologo Carlo Casi – l’esempio per eccellenza di una vicenda di depredazione, e conseguente smembramento, di un patrimonio storico-archeologico immenso: reperti di provenienza vulcente, vale ricordarlo, si incontrano in tutti i principali musei archeologici europei (ve ne è uno nello stesso museo di Francoforte) e d’oltreoceano. Oggetti bellissimi ma muti, privi di ogni biografia, salvo forse (Continua la lettura sul numero di Archeo in edicola o abbonati!!)
Andreas M. Steiner
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EDITORIALE
Una sfinge nella città di Goethe
di Andreas M. Steiner
ATTUALITÀ
NOTIZIARIO
Scoperte
Le analisi sugli intestini dell’Uomo di Tollund svelano gli ingredienti dell’ultimo pasto che consumò prima della morte
di Elena Percivaldi
All’ombra del vulcano
La villa suburbana di Civita Giuliana torna protagonista: il prosieguo delle indagini ha portato alla luce la stanza in cui viveva una famiglia di schiavi
di Alessandro Mandolesi
Scoperte
Lo scavo di un insediamento di cacciatori-raccoglitori del Nord America restituisce la più antica testimonianza dell’uso del tabacco, databile oltre 10.000 anni fa
di Stefano Mammini
A tutto campo
Le ricerche nella rada di Portoferraio confermano la duplice natura dell’isola d’Elba, sospesa fra mito e storia
di Laura Pagliantini
Itinerari
Le rocce delle Alpi Apuane custodiscono numerose incisioni rupestri raffiguranti il pennato, una sorta di falcetto, che sembra costituire un vero e proprio «fossile» culturale
di Giancarlo Sani
Parola d’archeologo
Fin dall’annuncio della sua scoperta, la Fibula Prenestina è stata uno dei reperti archeologici più discussi di sempre. E ora è anche protagonista di un romanzo avvincente…
di Flavia Marimpietri
MOSTRE
Il senso della Grecia per il bello
di Stefano Mammini
MOSTRE
Quando la Maremma era (anche) longobarda
di Elena Percivaldi
PERSONAGGI
Le passioni di un conte polacco
di Jerzy Miziołek
SCAVI
Nel feudo del vassallo musulmano
di Lukas Clemens, Michael Matheus, Italo M. Muntoni, Heike Pösche e Wolf-Rüdiger Teegen
SPECIALE
Quegli uccelli con il volto da donna
di Laurent Gorgerat
RUBRICHE
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Giunone dei miracoli
di Francesca Ceci
LIBRI