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Pompei – Scavi, scoperte, restauri

Archeo Monografie n. 45 – Ottobre/Novembre 2021

Da quando, nel 1748, iniziarono gli scavi borbonici, Pompei non ha mai smesso di affascinare visitatori, artisti e intellettuali, cambiando inesorabilmente la nostra visione dell’antico e portandoci alla scoperta della viva quotidianità di una città romana. È uno spazio dove si annulla la distanza con il passato e, passeggiando per le sue strade basolate, siamo invece investiti dalla prossimità del mondo antico alla nostra contemporaneità, basti pensare ai graffiti incisi sui muri della città che ci raccontano sentimenti universali come l’amore e l’amicizia, o agli alimenti rinvenuti nelle pentole, testimonianza dell’ultimo pasto non consumato e simulacro della fragilità della vita umana.

Conservare, valorizzare e conoscere questo eccezionale patrimonio nella sua materialità era l’obbiettivo principale del Grande Progetto Pompei, che si è sviluppato con piani coordinati su più fronti, dal restauro alla fruizione, sempre però rispettando il suo stratificato palinsesto storico. Un’azione, quindi, che per la prima volta è intervenuta sul sito nella sua globalità, uscendo da una logica di interventi puntuali di emergenza per intervenire sulla città concepita come un tessuto urbano unitario.

Abbiamo condotto interventi di restauro complessivi degli edifici che versavano in condizioni di avanzato degrado come per esempio la Casa del Criptoportico o la Casa di Championnet, mettendo parallelamente in sicurezza per la prima volta tutta la città, così da evitare ulteriori perdite della materia archeologica. Le condizioni, infatti, erano così critiche che non si poteva rispondere con una manutenzione ordinaria: era necessario agire con interventi straordinari per poter riportare il sito nei binari della manutenzione ordinaria e programmata, che è la nuova sfida che sta ora affrontando il sito.

Tutti questi interventi, esito di confronti continui tra team multidisciplinari di architetti, archeologi, ingegneri e restauratori provenienti da diverse parti d’Italia e che qui hanno portato la loro differente formazione, non sono stati il mero ripetersi di operazioni standardizzate ma il risultato dell’attenzione e delle riflessioni sulla specificità del contesto pompeiano. Un contesto che, anche se indagato ormai da più di 200 anni, non smette mai di stupire come ben mostrano le ultime scoperte, offrendoci occasioni uniche di conoscenza. Basti pensare al carro di Civita Giuliana, l’unico carro cerimoniale rinvenuto nel mondo romano, o ai nuovi scavi nella Regio V con le loro case, vicoli e fast food. Sono scavi che nascono da esigenze diverse… (Continua la lettura sulla monografia di Archeo in edicola o abbonati!!)

Massimo Osanna
Direttore generale Musei, Ministero della Cultura già Direttore del Parco Archeologico di Pompei

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INTRODUZIONE
Pompei rinasce dalla Schola

ITINERARI DI VISTA
La città svelata
Antiquarium. Villa Imperiale. Complesso di Championnet. Casa dei Mosaici geometrici. Casa del Marinaio. Insula Occidentalis. Granai. Casa di Sirico. Casa dell’Orso ferito. Casa di Popidius Priscus. Casa dei Cornelii, Casa delle Pareti Rosse. Terme Repubblicane. Teatro. Casa del Criptoportico. Casa dei Ceii. Casa degli Amanti. Fullonica di Stephanus, Case di Paquius Proculus e di Fabius Amandus. Casa del Sacerdos Amandus. Casa dei Casti Amanti, Casa dei Pittori al lavoro. Casa del Frutteto. Domus della Nave Europa. Praedia di Giulia Felice. Casa della Venere in conchiglia, Casa di Octavius Quartio. Quartiere di Porta Nocera. Anfiteatro. Palestra Grande. Casa del Fauno. Casa del Poeta tragico. Regio VI.Casa dei Vettii. Mura. Via dei Sepolcri.Villa di Diomede. Villa dei Misteri

NUOVE SCOPERTE
La ricerca e l’emozione
Regio V, vicolo dei Balconi. Casa del Giardino. Casa di Orione. Affresco dei gladiatori. Termopolio. Leda e il cigno. Tomba di Gneo Nigidio Maio. Tomba di Marcus Venerius Secundio. Villa di Civita Giuliana. Fondo Iozzino. Laboratorio di Ricerche applicate

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