Editoriale
QUELLE ANTICHE, VECCHIE ABITUDINI…
È lecito applicare un concetto contemporaneo come quello di «crisi energetica» anche all’epoca antica? Lo suggerisce Flavio Russo, nello Speciale di questo numero (vedi alle pp. 94-111), dimostrando come l’intero fabbisogno energetico della Roma imperiale venisse, per secoli, fornito esclusivamente dalla combustione del legno. Apprendiamo cosí che l’approvvigionamento di questo materiale – fondamentale per la produzione di calore, ma anche per una serie di realizzazioni che hanno caratterizzato la grandezza di Roma, dalle costruzioni navali a quelle di strade e ponti, all’uso in metallurgia – seguisse le spietate regole del piú cinico opportunismo economicistico. Un discorso che valeva anche per la devastazione delle montagne, perpetrata in antico e sempre ai fini del loro sfruttamento come fonte di materia prima.
Gli effetti, sul piano ambientale, non si fecero attendere. In una preziosa e documentatissima indagine sulla coscienza ecologica nel mondo romano, il latinista Paolo Fedeli ricorda come il prelievo indiscriminato delle risorse naturali e il massiccio disboscamento portarono a conseguenze gravi e, soprattutto, di non breve durata (La natura violata. Ecologia e mondo romano, Sellerio editore, Palermo, 1990). «Fu la deforestazione – scrive Fedeli – a produrre le piú vistose conseguenze in Grecia e in Roma (…) dove l’opera di disboscamento poteva essere perseguita addirittura dal potere statale». Se la distruzione delle montagne suscitò la riprovazione di Plinio il Vecchio («Noi invece tagliamo a pezzi e trasciniamo via, senza nessun altro scopo che i nostri piaceri, montagne che un tempo fu oggetto di meraviglia (Continua la lettura sul numero di Archeo in edicola o abbonati!!)
Andreas M. Steiner
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EDITORIALE
Quelle antiche vecchie abitudini
di Andreas M. Steiner
ATTUALITÀ
NOTIZIARIO
Mostre
Le genti italiche e i lori tesori protagonisti di «Tota Italia», una ricca rassegna allestita a Roma, nelle Scuderie del Quirinale
Passeggiate nel PArCo
La Casa delle Vestali, uno dei luoghi più sacri della Roma antica, apre le sue porte al pubblico dopo un importante intervento di restauro e musealizzazioe
di Irma Della Giovampaola
Scavi
A San Paolo Civitate (Foggia), riaffiorano i resti dell’anfiteatro di Teanum Apulum
di Giampiero Galasso
All’ombra del vulcano
Conchiglie dipinte, utilizzate per comporre mosaici, consumate con gusto nei banchetti, ma anche usate come strumenti musicali: il racconto di una presenza minore, ma non troppo, fra le case di Pompei…
di Alessandro Mandolesi
SCAVI
Alla ricerca di Zappilandia
di Anacleto d’Agostino, Valentina Orsi e Giulia Torri
MUSEI
Valle Camonica romana – Ecco il nuovo museo!
di Serena Solano
MOSTRE
Dall’Etruria la luce
a cura di Giuseppe M. Della Fina, con contributi di Paolo Bruschetti, Luigi Donati e Paolo Giulierini
PROTAGONISTI
«Bruciare la legna verde»
di Antonio Giammarusti
FORTUNA DELL’ANTICO
Un’antichità (quasi) dal vero
di Jerzy Mioziołek
SPECIALE
Un’impero molto poco sostenibile
di Flavio Russo
RUBRICHE
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Nelle spire della sensualità
di Francesca Ceci
LIBRI