Editoriale
Attualità di Poseidonia
Da piú di vent’anni, ogni autunno Paestum si trasforma per qualche giorno da splendido e silenzioso luogo di ricerca e meditazione in un grande momento di incontri e commerci internazionali. L’antica città si anima, accoglie centinaia di oratori provenienti da ogni angolo del globo, riunisce in una reinventata piazza del mercato venditori che decantano la propria merce. Anche quest’anno – dal 14 al 17 novembre – si terrà la Borsa Mediterranea delTurismo Archeologico, giunta, grazie all’iniziativa del suo ideatore e instancabile promotore, Ugo Picarelli, alla sua 22esima edizione. E cosí, Paestum riapre le sue porte al mondo.
Per chi non abbia ancora visitato questo luogo straordinario, dobbiamo ricordare che Paestum è una città greca su suolo italico come non se ne conoscono altre, la piú importante di tutti i centri urbani dei Greci in Occidente. Ancora oggi si presenta racchiusa da una cinta muraria munita di torri e porte, lunga quasi 5 km, in massima parte conservata e magnificamente restaurata con, al suo interno, tre grandiosi templi, dominanti un’area che, questa sí, merita la qualifica di «parco» archeologico. Paestum, infatti, ancora oggi deve la sua bellezza alla – faticosa – applicazione dei dettami di una legge (voluta dal grande archeologo Umberto Zanotti Bianco e varata nel 1957 e che rende tutta l’area archeologica libera dalle brutture moderne che tanto compromettono la percezione di tanti dei nostri siti archeologici) e alla altrettanto faticosa cura che le donne e gli uomini, succedutisi negli ultimi decenni alla guida della soprintendenza e alla direzione dello splendido Museo archeologico, le hanno dedicato, facendo di questo luogo una luminosa
Continua la lettura sul numero di Archeo o richiedi il numero arretrato)