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Monografia

Mercanti senza frontiere – Traffici, commerci e viaggi alle origini della civiltà

Archeo Monografie n. 32 – Agosto/Settembre 2019

In quanto specie, noi uomini abbiamo «solamente» due milioni di anni: siamo quindi ospiti appena arrivati su questo antichissimo pianeta. Per come abbiamo inventato la nostra vita, dipendiamo strettamente dalle condizioni e dalle risorse del suolo e del sottosuolo, dall’immensità degli oceani e dell’atmosfera, e da tutto ciò che chiamiamo biosfera. Ancora non sappiamo sino a che punto il pianeta sia in grado di sopportare i rapidissimi cambiamenti che gli stiamo imponendo, ma siamo ormai consci del fatto che le risorse delle quali abbiamo bisogno – animali, piante, minerali – sono limitate nelle quantità, probabilmente non rinnovabili e condannate all’esaurimento entro un numero sconosciuto di cicli di vita umana.

Molte di queste risorse sono caoticamente disperse negli spazi geografici – ciò che gli esperti chiamano «diversa allocazione delle risorse» –, per effetto di una complicata e ancora in gran parte sconosciuta storia geologica, e delle contorte vicende dell’evoluzione biologica. Selce, calcedonio e altre rocce silicatiche a grana fine, usate da sempre per ottenere schegge da taglio dai nostri antenati, hanno una distribuzione limitata; intere macroregioni ne sono prive, e queste assenze ci aiutano a spiegare, almeno in parte, la differenza tra le industrie paleolitiche a ciottoli (chopper) e schegge e i manufatti bifacciali chiamati amigdale (termine derivante dalla parola greca per «mandorla»), in quanto questi ultimi sarebbero dovuti a ipersfruttamento delle pietre dove queste scarseggiano… (continua la lettura sul numero di Archeo Monografie, richiedi il numero arretrato o abbonati!)

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